8. CodeWeek anche da casa

Speravo di non dover scrivere questo post, ma non possiamo far finta di niente. Purtroppo il contenimento epidemico ha già imposto ad alcune scuole la chiusura. So bene che la situazione sta mettendo a dura prova bambini, insegnanti e famiglie e che la prima preoccupazione sia quella di salvaguardare, per quanto possibile, la didattica, i contatti umani e il ruolo sociale della scuola. Quindi perdonatemi se parlo di coding, ma da questa pagina è l’unica cosa che posso permettermi di fare.

Quello che posso dirvi è che per CodeWeek non importa come, dove e quando si svolgano le attività che avete programmato, ma conta solo che ne condividiate con i vostri alunni le finalità e che troviate un qualsiasi modo per mettere in campo il pensiero computazionale.

Le attività fai-da-te di Coding in famiglia sono state concepite proprio per questo. Potete organizzare un evento distribuito e asincrono scegliendo una delle attività, mandando ai vostri alunni il link al video-tutorial, chiedendo loro di guardarlo e di provare il gioco a casa, con i familiari o con voi, collegati in qualsiasi modo. Le coordinate delle scacchiere, come nel gioco degli scacchi, consentono di giocare anche al telefono, ciascuno con la propria scacchiera. Un’attività di questo genere può essere considerata online privata, sulla mappa di CodeWeek.

Se ci sono webinar interattivi in orario scolastico organizzati con ActiveViewer, come quello di venerdì dedicato a CodyColor e tutti gli altri di CodeMOOC, potete proporre di seguirli anche da casa. I requisiti tecnici sono minimi, valutate voi se pensate che i vostri alunni abbiano la possibilità di collegarsi ad Internet con un computer, un tablet o uno smartphone.

Un’altra attività che potete sempre svolgere riguarda CodyColorGame, il gioco online che consente di organizzare sfide di coding istantanee tutti contro tutti. Potreste dare appuntamento ai vostri alunni in un orario praticabile per tutti (anche la sera) e organizzare per loro una Battle Royale, distribuendo il link attraverso i canali di DAD o di comunicazione con le famiglie.

I dettati digitali sono un’altra attività di coding che può essere fatta anche solo in chat. Seguite ad esempio le regole della pixel art esadecimale.

Sono solo esempi, per dirvi che ogni tentativo merita la vostra presenza sulla mappa di CodeWeek! Non fatevi scrupolo, pianificate e caricate le vostre attività: il fatto stesso di provarci dimostrerà ai vostri alunni l’importanza del coding e contribuirà a CodeWeek.

Grazie di tutto

Alessandro

 

4. Coding@home come a scuola

La proposta di oggi riguarda semplici giochi da tavolo (o da pavimento) fai-da-te descritti in brevi video-tutorial ai quali è dedicata una sezione del sito di CodeWeek EU:

https://codeweek.eu/resources/CodingAtHome

I video tutorial sono in inglese, con sottotitoli in 28 lingue, tra qui l’Italiano. Ma poichè sono riedizioni di video originali proposti in Italia e raccolti in uno speciale di RAI Cultura, chiamato Coding in famiglia, potete scegliere se utilizzare la versione inglese (in modalità CLIL) o quella italiana.

https://www.raicultura.it/speciali/codinginfamiglia/
coding-in-famiglia

Ogni video dura tra i 10 e i 20 minuti. Vi consiglio di guardarlo per sceglierlo, valutarne l’adeguatezza e procurarvi il materiale necessario a svolgere l’attività in classe. Poi potete pianificare un’attività di una o due ore, in cui dedicare 15′ a riguardare il video in classe, 30′ per preparare l’attività e il resto per giocarci, parlarne e concepirne varianti.

Essendo attività molto semplici e riproducibili, potreste anche proporre agli alunni di riprodurle a casa e giocarci in famiglia.